Dispositivo uomo a terra: la sicurezza in primo piano

Tutelare l’incolumità del lavoratore solitario: ecco come in alcune situazioni i sistemi che registrano la caduta e l’inattività possono diventare veri e propri salvavita

La sicurezza di chi per ragioni produttive lavora spesso da solo è un tema importante per  le aziende di tutte le dimensioni. L’impiego di dispositivi Man Down in tali contesti si è dimostrato una soluzione efficace per gestire questo genere di situazioni di emergenza soprattutto quando la celerità nei soccorsi diventa un elemento cruciale. Oggi le tecnologie proposte sono diverse e variano sia in base al settore lavorativo sia in relazione all’ambiente in cui il lavoratore è collocato (ad esempio se all’interno o all’esterno).

Cosa sono i sistemi di sicurezza man down

Si tratta di soluzioni integrate progettate per monitorare e rispondere a situazioni di emergenza in cui potrebbe trovarsi un lavoratore, come nel caso di una caduta o nell’incapacità di premere un pulsante di allarme. Questi dispositivi che permettono di avvertire i soccorsi in modo automatico diventano di importanza primaria in tutti quegli ambienti dove le persone lavorano da sole, sia all’interno – pensiamo ai magazzini di certe aziende, alle sale macchine degli ospedali, alle cantine con le vasche dove fermentano i vini – sia all’esterno come in alcune aziende agricole dislocate in vari edifici come stalle e ricoveri.

Le caratteristiche principali

Non esiste un’unica ricetta: un sistema di sicurezza man down deve essere progettato sulla base della tipologia e dell’organizzazione del lavoro, ma anche adattarsi al tipo di lavorazione perché, soprattutto in ambito industriale, deve dimostrarsi resistente a situazioni estreme di calore, polveri, liquidi di varia natura. Ci sono però alcune caratteristiche chiave che ogni sistema ben progettato deve avere.

• Geolocalizzazione: la posizione dei lavoratori deve essere costantemente monitorata sia utilizzando dispositivi già in uso come gli smartphone sia attraverso strumenti ad hoc come cinture o medaglioni. La geolocalizzazione può avvenire tramite GPS all’aperto o attraverso specifiche reti in ambienti chiusi, sfruttando  ad esempio le stazioni radio cordless o i punti di accesso Wi-Fi.

• Rilevatore di caduta: i dispositivi devono essere dotati di rilevatori di caduta che identificano automaticamente questo genere di eventi. Nel caso un lavoratore abbia un malore o un incidente che gli fa perdere i sensi, il sistema può attivare un allarme automatico senza richiedere l’intervento dell’infortunato. La chiamata può essere indirizzata a un gruppo di soccorso predefinito interno all’azienda o a un presidio H24, in base alle esigenze e all’organizzazione aziendale.

• Comunicazione bidirezionale: oltre all’allarme automatico, gli utenti dovrebbero essere in grado di comunicare direttamente con chi è preposto alla loro sicurezza. Questo è molto utile nella gestione dei falsi allarmi. Infatti buona parte degli avvisi di emergenza non seguono un evento realmente avverso, ma sono frutto di un errore o di una cattiva interpretazione della situazione. Pensiamo ad esempio a un meccanico che lavora in posizione orizzontale sotto un’autovettura: questo è un caso tipico in cui l’allarme potrebbe (e dovrebbe) scattare senza però bisogno di un intervento. Un sistema ben progettato deve gestire situazioni di questo tipo, richiedendo ad esempio conferma che si tratti di un falso allarme. Se il lavoratore può rispondere l’allarme rientra, nel caso non giungano segnali, possono invece iniziare le operazioni di verifica e soccorso. 

• Versatilità ambientale: le esigenze di chi lavora in un giardino isolato sono sicuramente diverse da quelle di un tecnico che si occupa di monitorare i cablaggi di un ospedale anche se, in entrambi i casi, l’esigenza primaria resta sempre quella di garantire l’incolumità di chi sta operando da solo. L’esigenza di un dispositivo man down può essere gestita tecnicamente attraverso orologi, cinture, smartphone e medaglioni, garantendo la protezione anche in ambienti con acqua, spruzzi, polveri o rischi di esplosione come previsto dalla direttiva Atex.

Le soluzioni STL Connext

STL Connext ha nel suo know-how la capacità di stabilire connessioni tra i vari ambienti sia digitali sia fisici di un’azienda. Abbiamo sempre lavorato per garantire tanto la copertura interna quanto la connessione con l’esterno, due elementi che diventano cruciali per l’efficienza di un sistema man down che deve poter lanciare un allarme da ogni ambiente lavorativo individuato come potenzialmente pericoloso. A questo aspetto, che rientra nella nostra specificità aziendale, si unisce la fornitura di dispositivi efficienti e resistenti alle più diverse condizioni oltre alla capacità di una progettazione tailor made che deriva dalla conoscenza del cliente e delle sue reti