Cloud computing: ecco perché non possiamo farne a meno
Archiviare i dati in modo sicuro e accedervi tramite la rete internet per lavorare insieme, da qualunque luogo del mondo
Abbiamo imparato a conoscere il cloud tramite l’immagine della “nuvola”, traduzione letterale di questo termine, dove inizialmente archiviavamo solo foto e video provenienti dai nostri smartphone. Durante la pandemia, però, abbiamo capito che poteva essere molto di più di una nube passeggera, semplificando la vita sotto molti punti di vista, anche e soprattutto in azienda.
Dall’utilizzo privato, quindi, all’organizzazione aziendale: possiamo sintetizzare così il passaggio fondamentale dal cloud al cloud computing ovvero il modo più semplice ed efficace di archiviare e accedere ai dati attraverso la rete internet, risparmiando contemporaneamente tempo e denaro. Vediamo meglio di cosa si tratta.
Cos’è il cloud computing
Il cloud computing funziona in modo simile a un servizio di hosting condiviso, ma con la capacità di scalare in base alle esigenze dell’utente. Quest’ultimo, in base alla tipologia di contratto sottoscritto, può avere accesso a servizi come archiviazione, calcolo, sicurezza, database, backup. Quando accede ai dati immagazzinati nel cloud, questi vengono scaricati dal server remoto al dispositivo personale. Il movimento è bidirezionale: l’utente infatti può anche caricare i propri dati nel cloud in modo da poterli condividere con i colleghi in base a diversi livelli di autorizzazione impostati precedentemente. I fornitori di servizi cloud a loro volta si occupano di gestire e mantenere i server remoti, rendendoli sempre più funzionali, rapidi e protetti da data breach.
Tre diverse “nuvole”
Similmente a quanto accade in meteorologia, anche dal punto di vista informatico possiamo individuare diverse tipologie di nuvola. Le principali conformazioni di cloud sono tre: pubblico, privato e ibrido. Il cloud pubblico è un servizio cloud fornito da un provider terzo che gestisce i server. I clienti possono accedere ai propri dati da qualsiasi dispositivo connesso alla rete. Il cloud privato è un modello in cui i server sono gestiti internamente all’organizzazione. Quindi i dati sono accessibili solo da chi è connesso a questa rete privata precedentemente impostata. Infine, il cloud ibrido combina entrambi questi modelli e le informazioni sono in parte gestite attraverso il cloud offerto dal provider e in parte sono condivise solo internamente attraverso la propria rete.
I vantaggi
Scalabilità, affidabilità, sicurezza, riduzione dei costi e facilità d’uso. Con il cloud computing, è possibile aumentare o ridurre le risorse di archiviazione in base alle proprie esigenze, rispondendo così in modo rapido ed efficace alle esigenze aziendali. Inoltre, il cloud offre un alto livello di sicurezza, grazie a strumenti come crittografia e autenticazione a più fattori, oggi sempre più necessari anche a fronte dei diversi obblighi imposti dal GDPR in materia di sicurezza dei dati.
Altrettanto interessante il fattore economico: sfruttando questa tecnologia gli utenti non devono farsi carico dei costi di acquisto e mantenimento di infrastrutture hardware.
Il cloud secondo noi
Il cloud computing abbraccia perfettamente la nostra filosofia: offrire reti tailor made al cliente sulla base delle sue reali esigenze. Proponiamo quindi un servizio di cloud computing con backup remoto che elimina i rischi di perdita dei dati unito a standard di sicurezza difficilmente raggiungibili singolarmente. A questo uniamo la possibilità di fornire, attraverso la rete, anche diversi servizi gestiti, a cui dedicheremo uno speciale approfondimento.