Un futuro connesso e sostenibile

Un nuovo impianto fotovoltaico per l’autoconsumo elettrico, ma anche il relamping a LED: ecco come STL Connext mira a ridurre la propria impronta ecologica

“Il futuro è connesso” è il nostro pay-off. Il termine connessioni per noi ha un significato molto ampio e spazia dall’oggetto del nostro lavoro – quindi il mondo delle reti e delle comunicazioni – fino al nostro tratto distintivo, quella connessione umana, basata sull’affidabilità, che abbiamo con i nostri clienti. Essere connessi, però, significa anche essere inseriti in un ecosistema complesso costituito dall’ambiente che ci circonda e dalla comunità che lo abita. 

La sostenibilità ambientale nasce proprio da questo essere connessi e, a sua volta, l’alimenta.

Parlare di sostenibilità, in ambito aziendale, significa considerare tutte le accezioni possibili: ambientale, sociale ed economica. 

La sostenibilità economica si basa sul benessere condiviso con tutti gli stakeholder coinvolti dall’attività, dai fornitori ai clienti fino ai dipendenti. C’è poi la sostenibilità sociale che rientra nell’ambito della  Corporate Social Responsability (CSR). Soprattutto però c’è l’aspetto della sostenibilità ambientale, sempre più importante anche alla luce di quanto espresso dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli impegni di riduzione delle emissioni di anidride carbonica che anche l’Italia ha sottoscritto: gli Accordi di Parigi del 2015. 

Tra le connessioni che danno vita al nostro brand quindi l’impegno assunto verso l’ambiente ha un ruolo di primaria importanza. Lo affrontiamo da diversi punti di vista : nella nostra offerta, ad esempio, grazie all’utilizzo, vendita e noleggio di dispositivi ricondizionati che permettono di ridurre le emissioni di CO2 legate alla loro produzione e allo smaltimento. 

La sostenibilità digitale è un altro aspetto importante della nostra attività: la digitalizzazione delle comunicazioni, le tecnologie per lo smartworking, l’impiego del cloud sono tutte soluzioni che liberano i nostri clienti dalle emissioni legate al ciclo produttivo. 

Negli ultimi anni abbiamo puntato al miglioramento dell’impronta carbonica legata alle nostre attività, grazie a una struttura sempre più intelligente e avanzata da un punto di vista tecnologico. 

L’impianto di climatizzazione è stato progettato per avere un impianto ambientale minimo. Abbiamo adottato sistemi di soluzioni circolari che favoriscono il riuso di prodotti. 

Soprattutto però è il terreno dell’efficienza energetica che per noi ha significato i maggiori investimenti e, contemporaneamente, i maggiori risultati dal punto di vista dell’impatto ambientale. 

L’attività di relamping a LED di tutto il nostro impianto di illuminazione cioè la sostituzione di tutti i corpi illuminanti tradizionali come lampade alogene, a incandescenza o fluorescenti con lampade a LED ci ha permesso di passare da un consumo potenziale di 1920 W ad uno di 563 W. All’efficienza energetica abbiamo sommato la produzione di energia pulita e rinnovabile grazie all’installazione di un nuovo impianto fotovoltaico, entrato in funzione da pochi mesi. I 48 moduli sono stati installati in un’ampia porzione del tetto aziendale: 94 metri quadri. La dimensione dell’impianto infatti è di 20 kW, una potenza installata giudicata sufficiente per soddisfare una parte cospicua del fabbisogno aziendale e, contemporaneamente, cedere in rete la parte di energia non autoconsumata. In questo modo il vantaggio è duplice: la riduzione del prelievo di energia elettrica dalla rete e l’immissione nella stessa di energia pulita e rinnovabile. 

Costruire reti significa anzitutto far parte attivamente di una rete più ampia di case, aziende, comunità dove ogni gesto può fare la differenza. Noi stiamo facendo con il nostro lavoro, i nostri progetti, la nostra energia. Pulita, illimitata, rinnovabile.